Karma e Tarocchi: intanto cominciamo a vedere cosa significa karma, è una parola sanscrita che significa “azione”.
Karma nel Buddhismo
il karma è inteso come legge di causa ed effetto, per cui, ogni azione provoca una reazione corrispondente. Secondo il codice karmico, tutti i nostri comportamenti, pensieri ed intenzioni legati alle vite passate creano energia, ed una sorta di risonanza che si traduce nella vita attuale.
Karma in Occidente
Molto spesso, soprattutto in Occidente, si intende il karma come un’insieme di leggi punitive che intervengono, da parte dell’universo, in seguito, a seguito di cattive azioni del passato. In realtà occorre comprendere che il karma non è una retribuzione, o un contrappasso dantesco, e non è neppure una sorta di giustizia, ma rappresenta l’energia riflessa.
Causalità
Un tema comune alle teorie del karma è il suo principio di causalità: nozione centrale nelle scuole di pensiero orientali ( dall’Induismo, al Buddhismo, al Jainismo). Tale teoria, come causalità, sostiene che le azioni così come le intenzioni di una persona influenzano la sua vita. Inoltre, una condotta negativa, se non nasce da propositi intenzionali, non produce alcun impatto karmico.
Un’altra caratteristica della causalità è che un dato comportamento crea risultati simili.
Un “buon karma”, dunque, produce un effetto positivo, mentre al contrario, si avranno risultati negativi.
Conseguenze karmiche
Le conseguenze karmiche possono toccare la sfera materiale, come quella emotiva, o morale, inoltre le sue manifestazioni non sono immediate. Puo’ esserci una risonanza nella vita attuale, oppure questa può estendersi ale incarnazioni future.
La conseguenza o gli effetti del proprio karma possono essere descritti in due forme: phala (“frutto”) e samskara (“risultato”). Nel primo caso, il risultato karmico – sia su un piano materiale che emozionale – si traduce già nella vita attuale. Viceversa, nella seconda ipotesi, l’effetto è soprattutto interiore e condiziona la capacità di essere più o meno felici nella vita attuale o nelle reincarnazioni.
A livello psicologico
Il concetto di karma è anche considerato (e sapete quanto io ami questo aspetto) a livello psicologico, e vi sono stati vari studiosi che anno asserito che esso rappresenti il carattere di una persona e descriva le sue abitudini. In effetti, molto spesso gli schemi personali limitano l’individuo all’interno di confini piuttosto stretti, i quali, una volta superati, portano ad una liberazione ed a una conseguente crescita.
Un altro tema che riguarda il karma e l’etica, è la convinzione che un comportamento retto conduca a buoni risultati mentre, a contrario, si generano delle “pesantezze”. Anche in questo caso non viene considerato il concetto di retribuzione, ma emerge solamente una sorta di magnetismo attraverso il quale alcune esperienze, situazioni o persone, possono avvicinarsi – oppure allontanarsi – dal soggetto esaminato.
Va, inoltre, considerato un ulteriore concetto: quello della reincarnazione o….”ciclo delle rinascite” (Samsara). L’anima di ogni essere vivente trasmigra dopo la morte, portando i semi degli impulsi karmici dalla vita appena completata in un’altra esistenza. Questo ciclo continua all’infinito, ad eccezione di coloro che raggiungono il moksa, ovvero la liberazione dalle incarnazioni.
Visione e ricerca
La visione karmika che può emergere in questa ricerca ha lo scopo di mettere in risalto le qualità che possono provenire da vite passate, oppure, viceversa, comprendere quali sono i nodi da superare. Ciò può aiutare a comprendere per quale motivo alcune esperienze tendono a ripetersi, così da condurre ripetutamente agli stessi risultati.
La ricerca karmika non è certo mirata ad accontentare una curiosità superficiale, ovvero chi eravamo nelle vite passate e bla bla bla…, bensì ha lo scopo di comprendere meglio i valori della vita attuale, così da migliorarne la qualità.
Inoltre, non è detto che dal passato derivino solamente eredità positive, oppure debiti da liquidare. Dobbiamo abbracciare l’ipotesi che l’entità ha la necessità di svolgere un’intera gamma di esperienze, al fine di arricchirsi, e attraverso questa pienezza, giungere alla liberazione finale.
Per questo, può capitare, talvolta, che un’esperienza giudicata normalmente negativa, rappresenti, invece, un tassello per raggiungere tale completezza. Da ciò si evince la necessità di uscire dal semplicistico giudizio di “buono o cattivo”, ed entrare nella propria storia, che è irripetibile, ed unica.
Libero arbitrio
Da qui nasce l’interrogatorio sul libero arbitrio: “fino a che punto agisce la scelta personale se tutto deriva dalle vite passate”? E’ un dibattito lunghissimo che va avanti da tempo e ancora non ha una sua risposta definitiva, ma si può asserire che, grazie ad un comportamento retto è possibile gestire e modificare l’insorgere di azioni negative.
La gentilezza è bella perché garbo. Perché “buon vivere”. Ma anche perché ci garantisce un karma migliore. Tutto si può apprendere, un’azione alla volta. Non sarebbe un mondo migliore?
Attraverso la scoperta della propria vera natura si può essere liberi dal condizionamento indotto dall’ignoranza: in altri termini, attraverso un percorso di consapevolezza, è possibile trasformare il proprio karma e migliorare la qualità della propria esistenza.
Karma e Tarocchi: l’analisi con i Tarocchi Evolutivi
Da questo punto di vista, l’analisi con i Tarocchi, ça va sans dire, fornisce un valido strumento di esplorazione interiore.
Ogni Arcano rappresenta una complessa simbologia che si può tradurre in vari ambiti e può aiutare a conoscere meglio (soprattutto ad interpretare, anche da un punto di vista analogico), le varie esperienze di vita.
Attraverso un’analisi di una stesa Tarologica, possiamo trovare, e conoscere, quella risonanza emozionale che permette di comprendere come viviamo la sfera affettiva verso gli altri, ma anche verso noi stessi.
Non manca poi l’aspetto concreto e pratico che si può declinare nel conoscere le attitudini che abbiamo in ambito lavorativo, oppure negli affari e nella gestione concreta della quotidianità.
Aspetto non ultimo, e di certo non trascurabile, quello di riconoscere i propri talenti , molte volte addirittura ereditati da precedenti incarnazioni.
Ricordiamo, è importante, che il termine “simbolo” deriva dal latino symbolus e symbolum e dal greco symbolon, ovvero ” mettere insieme, far coincidere”. Dunque, il suo scopo, è quello di ricondurci ad un’unità primordiale dalla quale tutto ha avuto inizio.
I Tarocchi, in questo modo, possono indagare le esperienze passate che ci hanno influenzato, e che a tutt’oggi continuano ad incidere sulle esperienze dela nostra vita attuale, così da trasformarle, da qui, è facile comprendere il legame ed il rapporto che si può instaurarre tra karma e tarocchi.
In sintesi, l’utilizzo migliore dell’analisi dei Tarocchi in questa direzione, è semplicemente quello di rendere migliore la vita attuale, affinché possa trasformarsi e passare dall’ordinario allo straordinario!
Siate gli artefici del vostro Buon Karma.
Spero ti sia piaciuto questo articolo su Karma e Tarocchi.
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